domenica 6 gennaio 2013
La Befana, il giornalino della III C e il pesto genovese
“Epifàgna, bianca lasagna!” si dice a Genova. E’ tradizione, infatti, che per la festa dell’Epifania, dopo che i bimbi hanno svuotato la calza contenente dolciumi e monetine di cioccolata (e pezzi di carbone dolce, per le piccole pesti), ci si sieda a tavola e si mangino le lasagne. Attenzione: non quelle emiliane, ma quelle tipiche genovesi, senza uovo nell’impasto, dette “mandilli de saea”, cioè fazzoletti di seta, perché sono molto sottili e leggere; e non con il ragù bolognese ma, com’è logico, con il pesto*.
Però io questa Befana la passo ad Asti, senza mandilli, senza basilico e, tra l’altro, senza marito, il quale va coraggiosamente a veder giocare il Genoa (…commento libero degli alunni appassionati di calcio…). Perciò, invece di metter su la pentola per le lasagne, a mezzogiorno sono qui che studio le correzioni e i completamenti del giornalino della III C.
E a questo proposito avrete le mie osservazioni in settimana.
Scrivo solo per dire che, non so se avete notato, ma da quando siamo partiti con il giornalino sono passati oltre tre mesi: e siamo ancora qui, sopravvissuti ai malanni di stagione, al decreto di stabilità del governo e anche alla fine del mondo… Per dire che la perseveranza nel lavoro porterà i suoi frutti, anche se speravo di poter “pubblicare” prima di Natale. Non importa, ci regaleremo il giornalino come pausa beneaugurale di inizio secondo quadrimestre. Purtroppo ciò significa che alcuni degli articoli andranno revisionati e aggiornati per essere resi più attuali. Ma anche questo fa una redazione…
A proposito: e la copertina? Avete pensato che dobbiamo produrre due diverse copertine per le pubblicazioni? Chi le disegna? Cosa devono rappresentare? Ci sarà uno slogan sotto il titolo? E soprattutto: com’è possibile che uno dei due prodotti non abbia ancora un titolo???Affronteremo tutto questo al mio rientro, domani, e nei giorni successivi. Intanto comunico che mi sono fatta malissimo alla spalla sinistra due giorni fa, quindi praticamente non posso scrivere alla lavagna…
MA
SOLTANTO
INTERROGARE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Chiaro il messaggio???
Buon 2013, e buon rientro, a tutti voi
La Befana
[*Qualche dritta per puristi da una Genovese doc (da girare alla mamma, se è lei che cucina, o da utilizzare voi stessi per fare una sorpresa alla famiglia):
nel VERO pesto
- NON ci vogliono le noci
- NON ci vuole il prezzemolo
- NON ci vuole ASSOLUTAMENTE la panna, o peggio, anzi, ORRORE, il burro;
- per renderlo cremoso basta versare nel pesto due cucchiai di acqua della pasta. già salata e bella calda, che servono anche a portarlo a temperatura ambiente, se prima era in frigo. (Se un giorno mi riesce di combinare i miei orari di scuola con una spesa fatta a Genova, e quindi di arrivare su con il profumatissimo basilico ligure, che è il solo veramente adatto allo scopo, potremmo provare a fare una degustazione in laboratorio di cucina…)]
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