sabato 22 novembre 2014

Esplorazioni geografiche e politiche coloniali degli Stati europei - Il Passaggio a Nord Ovest


Il passaggio a Nord Ovest


1) I conquistadores spagnoli
Il primo tentativo di passare da un oceano all'altro costeggiando il Nord del continente americano risale ai primi del XVI secolo (Francisco de Ulloa fu incaricato da Cortés di cercare il passaggio dai mari della California al Golfo di San Lorenzo, ma fallì. In seguito, Lorenzo Ferrer Maldonado affermò di essere riuscito nell'intento, passando da Atlantico a Pacifico, ma non si è certi che sia realmente accaduto.)






...qualcuno per caso si ricorda chi fosse Cortés?







    2) I corsari inglesi
     

Sir Martin Frobisher, corsaro inglese dell'epoca dei grandi navigatori al servizio della regina Elisabetta I, esplorò i mari del Canada con un veliero di nome Gabriel. Nel 1577 credette di aver trovato l'oro e fece trasportare in Inghilterra tonnellate di un minerale che poi si rivelò non essere prezioso.



Qualcuno sa chi erano i corsari?
Due tra loro furono Walter Raleigh e Francis Drake. Il nome Drake vi dice niente?









Un altro inglese, Davis, esplorò le coste della Groenlandia nel 1588.

 
3) I viaggi di Henry Hudson e William Baffin

Hudson, un navigatore britannico al servizio degli Olandesi, nei primi anni del 1600 esplorò le coste della zona ove oggi sorge New York: scoprì l'isola di Manhattan e l'estuario del fiume che attraversa la città e che prende il suo nome.









Come si chiamava all'inizio New York?
Qualcuno si ricorda cosa divideva la zona olandese della città da quella inglese?





Nel 1610, durante un viaggio nella baia a Nord che poi verrà chiamata con il suo nome, si trovò intrappolato dai ghiacci con la nave. I suoi uomini si ammutinarono e lo abbandonarono su una piccola imbarcazione insieme al figlio e ad altri marinai. 


William Baffin nei suoi viaggi intorno al 1616 fece valide osservazioni astronomiche e sulle maree.






    4) La spedizione Malaspina
Alessandro Malaspina, nato da una famiglia antica e nobile che possedeva questo castello tra Liguria e Toscana


(bellissimo, io l'ho visitato tre volte, vi è stato ospite anche Dante), 

frequentò l'Accademia della Real Marina di Spagna a Cadice. Compì due viaggi nelle Filippine passando a sud del Capo di Buona Speranza e fece un giro completo del mondo tra il 1786 e il 1788.

Dove si trova il Capo di Buona Speranza?
Chi fu il primo navigatore europeo ad oltrepassarlo?

Poi propose al sovrano di Spagna di svolgere un altro giro del mondo a scopo di rilevare di dati sulle terre di recente scoperta. Furono scelti attentamente un supervisore scientifico, dei naturalisti di bordo, un cartografo e dei pittori e disegnatori. A bordo vennero portati gli strumenti scientifici più moderni e accurati e costituita una ricca biblioteca e un'ampia raccolta delle carte nautiche sino allora redatte. Malaspina partì da Cadice il 30 luglio 1789 con due corvette gemelle, battezzate Descubierta e Atrevida in onore di Cook (Discovery e Resolution erano le navi dell'esploratore inglese).



La Gazzetta Universale (Firenze) del 16 maggio 1795 ha segnalato il ritorno della spedizione:

"Spagna. Madrid, 4. Aprile. Le Corvette la Scoperta, e l’Audace, e la Goletta la Sottile partite da Cadice fino del luglio 1789 per riconoscere le Coste dell’ America Meridionale, e delle Isole adiacenti dal Capo di Horn fino all’ estremità del Nord Ovest dell’ America, sono ultimamente ritornate ne’ nostri Porti: per le scoperte fatte in quest spedizione si è acquistata la certezza, que non esiste alcun passo nel’ Oceano Atlantico sulle Coste Nord Ovest dell’ America fra i 59. 60. e 61. gradi di latitudine. Le Goletta la Sottile, e la Messicana distaccate al principio del 1792 dagli altri bastimenti, hanno contribuito, di concerto co’ Vascelli Inglesi diretti dal Capitano Van-coover, a determinare la posizione dell’ Arcipelago immenso, conosciuto sotto il nome dell’ Ammiraglia Fonte e Gio. de Fucca. Le Corvette hanno impegnata la maggior parte dello stesso anno all’ esame dell’ Isole Mariane, Filippine, e Macao sulle Coste della China: Esse hanno navigato insieme fra l’Isola di Mindanao, e quelle della nuova Guinea, e passando al di là della linea, e tirando verso l’Oriente, hanno percorso su de’ mari incogniti uno spazio di 500. leghe; esse hanno traversate le nuove Ebridi, visitata la nuova Zelanda, la nuova Olanda, e l’Arcipelago delle Isole degli Amici, prendendo per quella di Babau, que fino ad ora non era stata riconosciuta da verun navigatore estero. Questo viaggio ha considerabilmente aumentate le nostre cognizioni nella botanica, litologia, e idrografia. Le sperienze fatte sulla gravità de’ corpi, ripetute in diverse latitudini ci conduranno a delle importanti scoperte sulle irregolarità della figura della terra; scoperte che serviranno di base a una misura universale, tal quale si vuole stabilire in Europa, facile a verificare, ed altrettanto costante quanto le leggi da cui ella dipende. Studiando l’istoria civile e politica delle Nazioni visitate, si è seguito l’uomo da vicino, e si sono riuniti de’ monumenti che spargono molto lume sulle diversi emigrazioni di questi popoli, e su’ progressi della loro civilizzazione. La Natura ha sparso, nella immensa estensione de’ Domini Spagnuoli, delle produzioni, e de’ Tesori incogniti fino ad ora, che potranno dar luogo alle nuove speculazioni, capaci di aumentare la forza, el la potenza, di questa Monarchia. Per colmo di felicità, veruna di queste scoperte non è costata una lacrima al genere umano, lochè è senza esempio in tutti i viaggi di tale specie, tanto antichi che moderni; tutte le tribù, e le populazioni, che si son visitate, benediranno la memoria di coloro che, lungi dal far rossegiare di sangue le loro rive, non vi si son portati che per dare a’ medesimi delle nuove idee, delli stromenti, e delle utili semente.Finalmente le Corvette non sono state nientemeno felici quanto alla conservazione della salute de’ respettivi equipaggi. La loro perdita si riduce a tre o quatro persone per ciascheduna, benché sieno state esposta per lunghissimo tempo agli ardenti calori della zona torrida: la morte di Don Antonio de Pineda è il sole infelice avvenimento di questa spedizione. L’Istoria di tal viaggio sarà stampatà, e già si prepara il prospetto. Ella sarà interessante, se si deve giudicare dal merito del Capitano Malaspina."



5) I viaggi di Ross, Parry e Franklin

Ai primi dell'Ottocento i viaggi degli esploratori inglesi erano supervisionati nell'organizzazione dall'ammiraglio Beaufort.


(di cui sappiamo qualcosa, cosa?)

I viaggi di esplorazione si concludevano spesso in vere e proprie tragedie.
Sir William Parry: bloccato tra gli Inuit nel 1821.
John Ross: dalla spedizione navale del 1829 ritorna in slitta dopo una sparizione durata tre anni, viene salvato dall'equipaggio di una baleniera.
John Franklin: naviga sullo stretto di Davis, rientra a piedi e in canoa, in una spedizione del 1847 si perdono le sue tracce nella Baia di Baffin.

Spesso avvenivano tremendi episodi di morte per freddo, fame o malnutrizione. Alcuni membri delle spedizioni fecero ricorso al cannibalismo per sopravvivere.

 
 

6) Il viaggio in peschereccio di Amundsen

l passaggio a nord-ovest venne infine conquistato nel 1906, quando l'esploratore norvegese Roald Amundsen completò un viaggio di tre anni su di un peschereccio per la pesca delle aringhe convertito, di 47 tonnellate di stazza. Alla fine di questo viaggio, discendendo il fiume Yukon, entrò nella città di Circle, in Alaska, ed inviò un telegramma che annunciava il suo successo. La sua rotta tuttavia non era pratica dal punto di vista commerciale: in aggiunta al tempo che occorreva, alcune delle sue acque erano estremamente poco profonde.


 

7) I successivi tentativi e le imprese sportive
 
Il primo passaggio in una sola stagione venne effettuato solo nel 1944,

Si fecero tentativi di stabilire una rotta per le petroliere, ma risultò più conveniente costruire un oleodotto.

Dal 2008 arrivano dati sullo scioglimento accelerato dei ghiacci che rende praticabili alcuni tratti della rotta prima difficili.


Nel 2012 ha completato il Passaggio a Nord Ovest la prima barca a vela italiana con equipaggio interamente italiano, il Best Explorer di Nanni Acquarone, torinese, con una spedizione interamente autofinanziata a nome dell'Associazione Arctic Sail Expeditions - Italia.

Best Explorer, un cutter in acciaio di 15,17 m. (51 piedi), è partita da Tromsø (Norvegia) il 1º giugno 2012 ed è arrivata a King Cove, Alaska, il 13 ottobre 2012, dopo un viaggio di circa 8.200 miglia nautiche e che ha seguito quasi esattamente la rotta di Amundsen.



E ora giochiamo con la carta geografica: trovare i nomi degli esploratori di cui abbiamo parlato

 

mercoledì 19 novembre 2014

Esplorazioni geografiche e politiche coloniali degli Stati europei - Oceania, stretto di Bering e viaggi di Cook

Un po' di storia: LE COMPAGNIE DELLE INDIE



Nel XVII secolo alcuni Paesi assegnarono il monopolio delle attività commerciali nelle rispettive colonie a società dette Compagnie delle Indie:

la Compagnia britannica delle Indie orientali, fondata nel 1600 da Elisabetta I



 




 

 
la Compagnia francese delle Indie occidentali, fondata nel 1635



 


Un momento
--> cosa significa monopolio?
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Nel XVII secolo:

 

Le prime esplorazioni dell'Oceania


attenzione!!!



I signori studenti sono avvisati che questa parte

 è da considerarsi materiale integrativo per la lezione di Geografia Stati sull'Oceania

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
1) Willem Janszoon, olandese, viene mandato ad esplorare i mari del Sudest asiatico e nel 1606, con una nave chiamata "Piccola Colomba", tocca per la prima volta l'Australia, pur credendo di essere ancora nella Nuova Guinea.
2) Abel Tasman, un altro Olandese, scoprì la Tasmania e la Nuova Zelanda, fece mappe accurate delle coste dell'Australia, ma non trovò approdi adatti allo sfruttamento commerciale. La rotta, pericolosa per le condizioni del mare e gli attacchi dei Maori, fu abbandonata.
 
Un momento
--> a quali anni corrisponde il XVII secolo?
 

 

 

 

 

 

 

 

Nel XVIII secolo

 

La scoperta dello stretto di Bering

 
1) lo zar di Russia Pietro il Grande, appassionato di viaggi, tecnologia e scoperte, incarica l'esploratore danese Vitus Bering di compiere esplorazioni attraverso la Siberia, fino all'America. Bering raggiungerà lo stretto che divide l'Asia dall'America, esplorerà le isole Aleutine
 
 
rischiando più volte la vita nei mari gelidi del Nord. Alla fine la sua nave farà naufragio e nel 1741, bloccato  sull'isola che oggi porta il suo nome, morirà di malattia, fame e freddo. Alcuni suoi compagni di viaggio sopravviveranno nutrendosi di carne di tricheco. Uno di loro racconterà il viaggio. Il corpo di Bering è stato ritrovato nel 1991.
 
 
 

 
Un momento
--> a quali anni corrisponde il XVIII secolo?
--> in quale oceano si trova lo stretto di Bering?
--> come si chiama la malattia che deriva dal non poter mangiare frutta e verdura fresche?


 

 



I viaggi di Cook


2) All'inizio, James Cook era un ragazzo inglese di diciassette anni, che lavorava in una bottega, in un paesino sul mare. Entrò come apprendista sulle navi mercantili e poi proseguì la carriera nella marina militare. Durante la guerra dei Sette Anni era in Canada, dove esplorò le coste del Québec e l'isola di Terranova facendone rappresentazioni cartografiche ottime.

In seguito esplorò i mari australi, con il brigantino "Endeavour", avvistando per la prima volta degli aborigeni australiani:

"…and were so near the Shore as to distinguish several people upon the Sea beach they appear'd to be of a very dark or black Colour but whether this was the real colour of their skins or the C[l]othes they might have on I know not"

e scoprendo, a causa di un incidente, che esisteva il rischio di incagliarsi nella barriera corallina.



Nel frattempo, faceva seguire a tutti gli uomini dell'equipaggio una dieta che prevedeva di consumare spesso agrumi e crauti, scongiurando così il pericolo dello scorbuto. Molti comunque furono vittime della malaria.

 Un momento
--> in quale oceano si trova l'isola di Terranova?
--> come si chiama la vitamina, presente negli agrumi, che previene lo scorbuto?









Nei successivi viaggi, Cook percorse tutte le acque dell'emisfero australe, arrivando fino ai mari dell'Antartide e alla Terra del Fuoco, poi tentò il passaggio dall'Alaska all'Asia, ma fallì. Nel viaggio di ritorno, nel 1779, alle isole Hawaii le navi, "Discovery" e "Resolution" furono derubate dagli indigeni, e nel corso di una rissa Cook fu accoltellato e morì. Gli indigeni presero il suo corpo, lo ridussero a pezzi, lo bollirono e ne conservarono le ossa, un trattamento simile a quello che riservavano ai loro capi.

 


 



 

 

 Da completare

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Le esplorazioni dell'Africa

 

Esploratori italiani in Africa

 attenzione!!! 

Il signor Mo. Ab. è pregato di fare particolare attenzione a questa parte!!! 



 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La conquista dell?india

 

LE REGIONI POLARI

Il passaggio a Nord Ovest

Viaggi al Polo Nord

 

 

Viaggi al Polo Sud

domenica 14 settembre 2014

Nostro prossimo laboratorio di cucina :-)

Mmmmmmhh!
 
 

La pergamena e la scrittura dal Medioevo all'Umanesimo

Quando, nel III secolo avanti Cristo, la rivalità tra la famosissima biblioteca di Alessandria d'Egitto (che conteneva, in due diversi edifici andati poi distrutti, più di 500.000 volumi) e la biblioteca di Pergamo (che ne aveva circa 200.000) si fece molto forte, l'Egitto per una decisione del re smise di esportare i fogli di papiro su cui si scriveva all'epoca.

Fu allora che a Pergamo si cominciò ad utilizzare come materiale di scrittura la pelle di animale, detta appunto pergamena.

Sotto, un video che mostra come si facesse a preparare la pelle:

 
 
 


La pergamena è detta anche cartapecora, perché di solito era ottenuta dalla pelle di agnello (ma anche di pecora, montone, capra, in alcuni casi di gatto, e, la più costosa in assoluto, da pelle di vitello appena nato, morbidissima) macerata nella calce, quindi raschiata, tesa e seccata: diviene in tal modo liscia e traslucida e, dopo essere stata ulteriormente levigata con pomice o osso di seppia, si presta benissimo per scrivervi sopra.

Su pergamena sono scritte la maggior parte delle opere che abbiamo ritrovato.

I tipi di scrittura variavano molto; vediamo qualche esempio:

- la più antica scrittura capitale, usata dai Romani


- la scrittura onciale, usata fino al IX secolo


- altri tipi di scrittura minuscola: merovingica, visigotica, beneventana, semionciale


 
 
- la scrittura detta minuscola carolina fu utilizzata nei documenti prodotti alla corte di Carlomagno e si diffuse molto 
 
 
 
- tra il XII e il XIV secolo si diffuse anche la grafia gotica
 

 
- infine prevalse la cosiddetta umanistica rotonda, da cui poi furono presi i caratteri per la stampa
 
 
Il sito di Elif Ayiter  http://www.cultorweb.com/VA/Tc4.html
 
Una pagina web contenente alcuni testi relativi alle nostre zone:
 

 
 
E per finire un video sulle immagini che venivano realizzate per abbellire i preziosissimi manoscritti
 
 

 Capito perché i libri erano un oggetto di lusso che solo pochissimi ricchi potevano permettersi?
 
 

 


giovedì 22 maggio 2014

La pioggia nel pineto

La poesia tratta di un incontro tra due amanti in una pineta, in riva al mare, dove all'improvviso scoppia un violento temporale estivo
Spiegandola, bisogna tenere presenti:
- a livello contenutistico, la carica erotica di alcuni accenni al rapporto d'amore, il panismo (da Pan, il dio silvestre degli antichi Greci: capacità di identificarsi con la natura, fusione del'uomo nell'ambiente, metamorfosi);
- a livello stilistico, la cura del dettaglio nel trovare suoni evocativi, l'uso della rima interna, l'allitterazione, la ripetizione "magica" di formule e ritornelli come a creare una musica di sottofondo che accompagni il ritmo della pioggia.



Taci. Su le soglie
del bosco non odo
parole che dici
umane; ma odo
5parole più nuove
che parlano gocciole e foglie
lontane.
Ascolta. Piove
dalle nuvole sparse.
10Piove su le tamerici
salmastre ed arse,
piove su i pini
scagliosi ed irti,
piove su i mirti
15divini,
su le ginestre fulgenti
di fiori accolti,
su i ginepri folti
di coccole aulenti,
20piove su i nostri vólti
silvani,
piove su le nostre mani
ignude,
su i nostri vestimenti
25leggieri,
su i freschi pensieri
che l’anima schiude
novella,
su la favola bella
30che ieri
t’illuse, che oggi m’illude,
o Ermione.

Odi? La pioggia cade
su la solitaria
35verdura
con un crepitìo che dura
e varia nell’aria
secondo le fronde
più rade, men rade.
40Ascolta. Risponde
al pianto il canto
delle cicale
che il pianto australe
non impaura,
45né il ciel cinerino.
E il pino
ha un suono, e il mirto
altro suono, e il ginepro
altro ancóra, stromenti
50diversi
sotto innumerevoli dita.
E immersi
noi siam nello spirto
silvestre,
55d’arborea vita viventi;
e il tuo vólto ebro
è molle di pioggia
come una foglia,
e le tue chiome
60auliscono come
le chiare ginestre,
o creatura terrestre
che hai nome
Ermione.

65Ascolta, ascolta. L’accordo
delle aeree cicale
a poco a poco
più sordo
si fa sotto il pianto
70che cresce;
ma un canto vi si mesce
più roco
che di laggiù sale,
dall’umida ombra remota.
75Più sordo, e più fioco
s’allenta, si spegne.
Sola una nota
ancor trema, si spegne,
risorge, trema, si spegne.
80Non s’ode voce dal mare.
Or s’ode su tutta la fronda
crosciare
l’argentea pioggia
che monda,
85il croscio che varia
secondo la fronda
più folta, men folta.
Ascolta.
La figlia dell’aria
90è muta; ma la figlia
del limo lontana,
la rana,
canta nell’ombra più fonda,
chi sa dove, chi sa dove!
95E piove su le tue ciglia,
Ermione.

Piove su le tue ciglia nere
sì che par tu pianga
ma di piacere; non bianca
100ma quasi fatta virente,
par da scorza tu esca.
E tutta la vita è in noi fresca
aulente,
il cuor nel petto è come pèsca
105intatta,
tra le pàlpebre gli occhi
son come polle tra l’erbe,
i denti negli alvèoli
son come mandorle acerbe.
110E andiam di fratta in fratta,
or congiunti or disciolti
(e il verde vigor rude
ci allaccia i mallèoli
c’intrica i ginocchi)
115chi sa dove, chi sa dove!
E piove su i nostri vólti
silvani,
piove su le nostre mani
ignude,
120su i nostri vestimenti
leggieri,
su i freschi pensieri
che l’anima schiude
novella,
125su la favola bella
che ieri
m’illuse, che oggi t’illude,
o Ermione.

mercoledì 30 aprile 2014

Laocoonte


Il testo di Virgilio in latino: osservate la parte in neretto, che è quella in cui si avverte meglio l'allitterazione della lettera S. 

Inoltre ho sottolineato alcune parole o espressioni interessanti, che vi spiego a voce. 

ecce autem gemini a Tenedo tranquilla per alta
(horresco referens) immensis orbibus angues
incumbunt pelago pariterque ad litora tendunt;
pectora quorum inter fluctus arrecta iubaeque
sanguineae superant undas; pars cetera pontum
pone legit sinuatque immensa uolumine terga.
fit sonitus spumante salo; iamque arua tenebant
ardentisque oculos suffecti sanguine et igni
sibila lambebant linguis uibrantibus ora.

diffugimus uisu exsangues. illi agmine certo
Laocoonta petunt; et primum parua duorum
corpora natorum serpens amplexus uterque
implicat et miseros morsu depascitur artus;
post ipsum auxilio subeuntem ac tela ferentem
corripiunt spirisque ligant ingentibus; et iam
bis medium amplexi, bis collo squamea circum
terga dati superant capite et ceruicibus altis.
ille simul manibus tendit diuellere nodos
perfusus sanie uittas atroque ueneno,
clamores simul horrendos ad sidera tollit:
qualis mugitus, fugit cum saucius aram
taurus et incertam excussit ceruice securim.
at gemini lapsu delubra ad summa dracones
effugiunt saeuaeque petunt Tritonidis arcem,
sub pedibusque deae clipeique sub orbe teguntur.
tum uero tremefacta nouus per pectora cunctis
insinuat pauor, et scelus expendisse merentem
Laocoonta ferunt, sacrum qui cuspide robur
laeserit et tergo sceleratam intorserit hastam.
ducendum ad sedes simulacrum orandaque diuae
numina conclamant.
diuidimus muros et moenia pandimus urbis.
accingunt omnes operi pedibusque rotarum
subiciunt lapsus, et stuppea uincula collo
intendunt: scandit fatalis machina muros
feta armis. pueri circum innuptaeque puellae
sacra canunt funemque manu contingere gaudent
:
illa subit mediaeque minans illabitur urbi.
o patria, o diuum domus Ilium et incluta bello
moenia Dardanidum! quater
ipso in limine portae
substitit atque utero sonitum quater arma dedere;
instamus tamen immemores caecique furore
et monstrum infelix sacrata sistimus arce.

martedì 8 aprile 2014

Un pensiero

Ieri ho avuto occasione di leggere queste righe; in qualche modo mi è sembrato che mi ricordassero la sincerità, l'allegria e la vivacità della Prof. Peresson che ci ha lasciati, e che fossero un bel messaggio per tutti noi.
Ve le lascio qua sotto.




È proibito piangere senza imparare,

svegliarti la mattina senza sapere che fare,

avere paura dei tuoi ricordi.



È proibito non sorridere ai problemi,

non lottare per quello in cui credi

e desistere, per paura.




È proibito non dimostrare il tuo amore,

fare pagare agli altri i tuoi malumori.




È proibito abbandonare i tuoi amici,

non cercare di comprendere coloro che ti stanno accanto

e chiamarli solo quando ne hai bisogno.




È proibito non essere te stesso davanti alla gente,

fingere davanti alle persone che non ti interessano,

essere gentile solo con chi si ricorda di te,

dimenticare tutti coloro che ti amano.




È proibito non fare le cose per te stesso,

avere paura della vita e dei suoi compromessi,

non vivere ogni giorno come se fosse il tuo ultimo respiro.





È proibito sentire la mancanza di qualcuno senza gioire,

dimenticare i suoi occhi e le sue risate

solo perche' le vostre strade hanno smesso di abbracciarsi.

Dimenticare il passato e farlo scontare al presente.





È proibito non cercare di comprendere le persone,

pensare che le loro vite valgono meno della tua,

non credere che ciascuno tiene il proprio cammino nelle proprie mani.





È proibito non creare la tua storia,

non avere neanche un momento per la gente che ha bisogno di te,

non comprendere che ciò che la vita ti dona, allo stesso modo te lo può togliere.





È proibito non cercare la tua felicità,

non vivere la tua vita pensando positivo,

non pensare che possiamo solo migliorare,

non sentire che, senza di te, questo mondo non sarebbe lo stesso.


[A.C.Barrero]

mercoledì 5 febbraio 2014

SITI PER RICERCHE GEOGRAFIA SUGLI STATI

Provate, oltre alla solita Wikipedia...

www.treccani.it
www.globalgeografia.it
www.deagostinigeografia.it

Per carte: 
www.libroblog.altervista.org/mappe-geografia

Per articoli di economia, politica, attualità:
www.internazionale.it

Per questioni sociali, diritti umani, ISU:
www.amnesty.it