martedì 14 luglio 2020

Laboratorio di scrittura ultima lezione - Proposte per continuare da soli

Propongo alcuni spunti dal sito del blogger Michele Renzullo, a cui rimando alla fine. Ci aggiungo cose mie.

1) Un esercizio alla portata  di tutti:


Questo è molto carino e si può riproporre in molti modi. Se avete una famiglia numerosa, fate il giro della casa e chiedete a bruciapelo a ogni membro della famiglia una parola a caso, poi associate le in un racconto. Oppure selezionate 10 contatti dalla vostra rubrica e fate lo stesso lavoro chiedendo con un messaggino agli amici.

2) Un po' più impegnativo:



3) Molto importante:


Provate anche con: "Martina è entusiasta", "Alessandro era furibondo" "Giorgio si commosse".

4) Più impegnativo e molto utile:


...qui il blogger propone un esempio che a me è piaciuto poco, anche se può essere utile. Sostituisco con: prova a descrivere l'interno di una casa (o una stanza), sempre la stessa casa o stanza, attraverso gli occhi di 
- una ragazza che sta per andarci a vivere con il fidanzato
- un uomo che sta per lasciare per sempre quella casa e il suo paese
- un uomo o una donna che torna in quella casa (e stanza) dopo 40 anni.

5) Mostra, non spiegare:



Questo è il più difficile (scrivere bene un dialogo non è da tutti). Consiglio di non stancarvi  con la presentazione dei personaggi ma di immaginare personaggi e scena e passare subito alle battute, come in una sceneggiatura:

A (Aldo): "....."
B (altro personaggio): "...."

Per finire, due siti Internet che possono essere utili:

https://www.scritturacreativa.org/esercizi-di-scrittura-creativa/

(Ci sono alcuni errori lessicali nel modo in cui questo blogger si esprime. Le proposte, però, sono intriganti, alcune le abbiamo usate sopra).

https://libroza.com/21-esercizi-di-scrittura-creativa/

(Anche questo può essere utile)

lunedì 13 luglio 2020

Laboratorio di scrittura - Esperimento n. 4



Pi. Mo. ci fornisce un suo testo da commentare insieme, sempre basato sull'esercizio in cui bisognava sorteggiare personaggio + ambientazione  + evento.


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mercoledì 8 luglio 2020

Diritti del lettore (Daniel Pennac) e consigli per lo scrittore (Stephen King)

All’interno del suo libro Come un romanzo (Feltrinelli), lo scrittore francese Daniel Pennac analizza la nostra interazione quotidiana con l’oggetto libro e i suoi contenuti, dimostrando in tal modo alcune storture presenti nell’educazione, sia scolastica che familiare. In particolare, nelle situazioni in cui la lettura, normalmente, viene presentata come un dovere, Pennac la pone come un vero e proprio diritto – da cui il decalogo – perché «le nostre ragioni di leggere sono strane quanto le nostre ragioni di vivere».
1) Il diritto di non leggere.
2) Il diritto di saltare le pagine.
3) Il diritto di non finire un libro.
4) Il diritto di rileggere.
5) Il diritto di leggere qualsiasi cosa.       
6) Il diritto al bovarismo.
Il bovarismo, ovvero «la soddisfazione immediata ed esclusiva delle nostre sensazioni: l’immaginazione che si dilata, i nervi che vibrano, il cuore che si accende, l’adrenalina che sprizza, l’identificazione che diventa totale e il cervello che prende (momentaneamente) le lucciole del quotidiano per le lanterne dell’universo romanzesco».
7) Il diritto di leggere ovunque.
8) Il diritto di spizzicare.
         «È la libertà che ci concediamo di prendere un volume a caso della nostra biblioteca, di aprirlo, dove capita e immergercisi un istante, proprio perché solo di quell’istante disponiamo. […] Quando non si ha né il tempo né i mezzi per concedersi una settimana a Venezia, perché negarsi il diritto di passarvi cinque minuti?».
9) Il diritto di leggere a voce alta.
Perché leggere a voce alte? «Per la meraviglia. Le parole pronunciate si mettevano ad esistere al di fuori di me, vivevano veramente».
10) Il diritto di tacere.
«L’uomo costruisce case perché è vivo, ma scrive libri perché si sa mortale. Vive in un gruppo perché è gregario, ma legge perché si sa solo. La lettura è per lui una compagnia che non prende il posto di nessun’altra, ma che nessun’altra potrebbe sostituire. […] Le nostre ragioni di leggere sono strane quanto le nostre ragioni di vivere. E nessuno è autorizzato a chiederci conto di questa intimità».

31 consigli di scrittura di Stephen King

Nel 2000 Stephen King pubblicò On Writing, a memoir of the craft, uscito in Italia l’anno successivo per Sperling&Kupfer e ripubblicato nel 2015 da Frassinelli con il titolo On writing. Autobiografia di un mestiere.
Un po’ autobiografia, un  po’ manuale di scrittura, questo testo è presto diventato uno di quei libri che tutti gli scrittori o aspiranti tali dovrebbero leggere.

Come ci racconta lo stesso Stephen King, la scrittura è stata ed è una parte talmente grande della sua vita, che il racconto della propria storia personale non poteva che fondersi con il racconto della propria vocazione e della propria professione di scrittore.
Del resto, a chi gli ha chiesto come poter definire questo suo libro, l’autore ha risposto: «On writing è il romanzo della mia vita, non perché la mia vita sia un romanzo, ma perché la mia vita è scrivere».

All’interno di On writing, dopo il racconto della propria infanzia e giovinezza, Stephen King inserisce una sezione intitolata La cassetta degli attrezzi, dedicata agli strumenti che uno scrittore deve possedere e allenare per dirsi tale, e una sezione intitolata proprio Sullo scrivere, in cui l’autore spiega come avvenga per lui il processo della scrittura,.
Ecco dunque 31 preziosi consigli sull’arte dello scrivere che Stephen King dà a chi voglia migliorare la propria scrittura, nel tentativo di salire di livello e, da scrittore competente, diventare un bravo scrittore.
Attenzione, però, la strada non è facile e sono necessari duro lavoro, costanza e tenacia.

1) Leggi molto

«Se vuoi fare lo scrittore, devi fare due cose sopra le altre: leggere molto e scrivere molto. Non conosco stratagemmi per aggirare questa realtà, non conosco scorciatoie.»


«Sentirsi travolti da una grande storia magistralmente raccontata, esserne schiacciati, rientra nella necessaria formazione di ogni scrittore. Non puoi sperare di travolgere qualcuno con la forza della tua penna se non ci sei passato prima tu.»


2) Scrivi molto



3) Cerca un equilibrio nella tua vita… e mantienilo!


4) Stabilisci qual è il tuo luogo per scrivere


5) Fissa un obiettivo giornaliero


«Alla fine, è sempre così semplice. Che sia un epigramma o una trilogia epica come Il Signore degli anelli, è un lavoro che si realizza sempre e solo mettendo una parola dietro l’altra.»

na trilogia 

6) Evita le distrazioni


7) Scrivi ciò che ami leggere


8) Non seguire le mode


9) Liberati dalla paura e dall’ostentazione


10) Non puoi soddisfare tutti i lettori


11) Crea il tuo Lettore Ideale



12) Scrivi come mangi


13) Non farti ossessionare dalla grammatica


14) Usa la forma attiva


15) Evita gli avverbi

«La via per l’inferno è lastricata di avverbi.»


 (es: “disse timidamente”, “gridò minacciosamente”, “supplicò disperatamente”, ecc.)

16) Usa i paragrafi come ritmo della storia


17) Non confondere il ritmo con la velocità


18) Non cercare di costruire una trama


19) Parti da una situazione iniziale chiara


20) Trova il giusto equilibrio nelle descrizioni

21) Usa le figure retoriche… se sai come farlo!

22) Usa i dialoghi per mostrare i tuoi personaggi

Dice King: «scrivere bene i dialoghi è un’arte e non solo un mestiere».


23) Crea personaggi veri


«Se lavori bene, i tuoi personaggi diventeranno vivi e cominceranno ad agire per proprio conto.»


24) Inserisci qualche retroscena


«I due elementi importanti da ricordare sui retroscena sono che a) tutti hanno una storia e b) gran parte di essa non è molto interessante.»


25) Scrivi da solo


«Scrivere fiction, specialmente quando il romanzo è lungo, può essere un lavoro difficile e solitario; è come attraversare l’Atlantico in una vasca da bagno. Ci sono innumerevoli occasioni per dubitare di sé.»


26) Poi fai una pausa


27) Taglia senza pietà


«Se non riesci a sacrificare il 10% conservando gli elementi fondamentali della narrazione, vuol dire che non ci hai provato fino in fondo.»


28) Parti dalla storia e arriva al tema

«La risposta non giunge sempre subito, ma di solito una c’è e non è nemmeno troppo difficile da trovare.»

29) Fai ricerche per essere verosimile


30) Fai leggere il tuo libro a pochi lettori fidati


«Non puoi includere nella tua storia il mondo intero, ma puoi farci entrare quelli che per te contano di più. E ti conviene.»


31) Scrivi per te stesso

Infine, a chi gli chiede se scrive per i soldi, Stephen King risponde senza incertezze di no.
«La risposta è no. Né ora, né mai. Sì, ho guadagnato molto con i miei romanzi e racconti, ma non ho mai scritto una sola parola con il pensiero di essere pagato per farlo. Scrivo perché mi appaga. Sarà servito anche a pagare il mutuo e a far andare i ragazzi all’università, ma queste sono conseguenze: ho scritto per il piacere di scrivere, per la gioia pura che ne ricavo. E se puoi farlo per il piacere, puoi farlo per sempre.>>