giovedì 17 maggio 2018

Davide: la fusione nucleare

Nell'ambito del progetto Olimpia ( = di potenziamento), alcuni degli alunni della III B 2017 /2018 hanno scelto argomenti da approfondire. Da. Ca.. sceglie di esaminare la fusione nucleare, nel suo utilizzo pacifico per la produzione di energia e nei suoi usi bellici. Per questo blog, prepara un approfondimento sull'incidente alla centrale nucleare di Chernobyl. 







                  L’UTILIZZO DEL NUCLEARE                                       IN GUERRA                     E                      IN PACE


                                           
                 
L’energia nucleare è estremamente potente,ma spesso non è utilizzata in modo pacifico.
E anche quando è utilizzata in modo pacifico,possono accadere incidenti disastrosi per l’ambiente e per la popolazione.

                  IL DISASTRO DI CERNOBYL
Il disastro di Cernobyl è stato il più grave incidente mai verificatosi in una centrale nucleare.
È uno dei due incidenti classificati come catastrofici di livello 7 nella scala INES,insieme all’incidente di Fukushima Dai-Ichi nel marzo 2011.


                          
                                                L’INCIDENTE

Il 26 aprile 1986 alle ore 01:23:45 locali la centrale stava effettuando un esperimento definito come test di sicurezza: si voleva verificare se, in assenza di alimentazione esterna,la turbina accoppiata all’alternatore potesse continuare a produrre energia elettrica.
Per consentire l’esperimento vennero disabilitati alcuni circuiti di emergenza.

               LA NATURA DELL’INCIDENTE

 Alle ore 1:23:54 (ora locale) del 26 aprile 1986, il reattore numero 4 esplose. Si trattò di una liberazione di vapore surriscaldato ad altissima pressione che sparò in aria il pesante disco di copertura – oltre 1.000 tonnellate – che chiudeva il cilindro ermetico contenente il nocciolo del reattore.
All'esplosione del contenitore seguì il violento incendio della grafite contenuta nel nocciolo. L'incendio, in alcune ore, disperse nell'atmosfera una enorme quantità di isotopi radioattivi, i prodotti di reazione fissili contenuti all'interno.
Le esplosioni non furono di tipo nucleare – non si trattò di una reazione a catena incontrollata di fissione nucleare come avviene nelle bombe atomiche – bensì ebbero una causa chimica: il surriscaldamento del nocciolo, dovuto all'improvvisa perdita di controllo sulla reazione nucleari, portò al raggiungimento di una temperatura elevatissima che fece arrivare la pressione del vapore dell'impianto di raffreddamento a un livello esplosivo. Si innescarono, inoltre, reazioni fra le sostanze chimiche contenute (acqua e metalli), inclusa la scissione dell'acqua in ossigeno e idrogeno per effetto delle temperature raggiunte, che contribuirono a sviluppare grandi volumi di gas.

                                 LE CAUSE

Riguardo alle cause dell'incidente sono state pubblicate due tesi: la prima, contenuta nel rapporto pubblicato dalle autorità nell'agosto 1986, attribuiva la responsabilità interamente agli operatori dell'impianto; la seconda, in un secondo studio pubblicato nel 1991, evidenziava anche il ruolo delle gravi debolezze intrinseche di progettazione del  reattore nucleare, un elemento importante, tra gli altri, risultò essere un errore nella progettazione delle barre di controllo.

Un dato importante è che gli operatori della centrale non erano a conoscenza dei problemi tecnici del reattore.  
Le conclusioni delle inchieste appaiono contrastanti nel giudizio di attribuzione di responsabilità, ma, a prescindere dalle valutazioni di responsabilità riguardo singole persone o azioni umane, i dati comunemente accertati sono che, nel suo complesso, l'evento appare come il risultato di un'impressionante somma di fattori di rischio, ovvero di una catena di errori e mancanze, riguardanti sia le caratteristiche intrinseche fondamentali del tipo di macchina, sia errori di progetto in alcuni particolari meccanici, sia il sistema di gestione economico e amministrativo (per cui la centrale elettrica risultava priva di personale qualificato sulle caratteristiche tecniche dell'impianto), infine per la scelta del personale direttivo di effettuare un rischioso "esperimento" che, essenzialmente, portò all'incidente mentre veniva effettuato con errori di coordinamento e manovre particolarmente incaute e sfortunate.                                                                     
                                         

L’energia nucleare è stata usata per la prima volta per scopi militari con le bombe sganciate su Hiroshima e Nagasaky durante la fine della seconda guerra mondiale.
Questi episodi dimostrano che l’energia nucleare è tanto utile quanto dannosa e pericolosa.
Finchè l’uomo non sarà in grado di controllare questo immenso potere questa energia non sara mai utilizzata unicamente per scopi pacifici,e fino ad allora non saremo mai al sicuro.