parte prima
TEORIA
Qua vediamo alcuni dei tipi di testo di cui dobbiamo occuparci (dovremmo essere tutti in grado di produrne alla fine della seconda o comunque impararli durante la terza).
Le pagine sono 18 e 19 sul primo volume di "Come scintille".
1) Già conosciamo bene i testi di tipo narrativo, descrittivo e argomentativo, corrispondenti alle tipologie A e B che possono essere richieste nei temi a scuola.
Una precisazione: per "articolo di fondo" si intende un articolo di un giornale che non sta in prima pagina, perchè non informa sui fatti immediatamente di attualità (quello è l'articolo di cronaca, che deve prima di tutto mettere il lettore a conoscenza dei fatti accaduti) ma costituisce un commento a qualcosa che già si sa, o comunica i risultati di uno studio, una recensione critica, etc.
2) Soffermiamoci per un momento sul testo poetico e la sua funzione: è proprio vero che recitiamo e leggiamo poesie solo per intrattenimento?
Nell'antichità i poeti cantavano strofe eroiche ai combattenti per mandarli in battaglia con ardore; i menestrelli medievali musicavano le poesie d'amore per far ballare i signori nelle corti; le preghiere sono in versi; e un sacco di filastrocche, che abbiamo imparato da bambini o a scuola, ci servono a ricordare formule o altri contenuti in modo facile e piacevole.
Abbiamo fatto questo esempio:
"Trenta dì conta novembre,
con april, giugno e settembre,
di ventotto ce n'è uno,
tutti gli altri ne han trentuno"
Ricordiamoci che imparare a memoria testi in versi e in rima è più facile, sfrutta l'intelligenza musicale del nostro cervello che è molto profonda... e annoia meno. Era un trucco molto usato dalle persone che non sapevano leggere e scrivere.
3) Tra le tipologie di testo "scolastico" elencate qui sopra, siamo già in grado di gestire un commento, una facile recensione e forse una relazione (di solito guidata da una scaletta fissa). Dobbiamo finire di imparare la parafrasi, che consiste nel rendere in parole moderne e in una costruzione semplice da capire un testo poetico.
Come esempio abbiamo portato:
"Tanto gentile e tanto onesta pare
la donna mia quand'ella altrui saluta[...]"
che in parafrasi diventa:
"La mia donna, quando saluta qualcuno, appare così nobile e degna di onore..."
4) Il riassunto è forse l'abilità più difficile da raggiungere... se ne parla a fine terza (o, se qualche exalunno seguirà questo blog in estate, se ne parlerà comunque verso la fine del pacchetto di lezioni...)
parte seconda
PRATICA
Per scaldare i motori: qualche esercizio di correzione tratto dalla dura realtà...
Cliccate sulle foto per visualizzarle meglio.
Esercizio 1
Trovati: 2 errori di ortografia.
Esercizio 2
Trovati: 1 errore di punteggiatura, 2 errori di uso del lessico (non gravi ma migliorabili).
Esercizio 3
Trovati: ripetizioni lessicali e ripetizione di concetto.
Esercizio 4
Trovati: 1 errore di ortografia, 2 errori nell'uso delle cifre e delle abbreviazioni matematiche.
In generale è meglio usare le parole in lettere, non i numeri e le abbreviazioni, se si sta scrivendo un testo di italiano e non un problema di geometria o aritmetica.
Esercizio 5
Trovati: 1 errore di lessico e 1 errore ortografico e sintattico (che deriva da una pronuncia nel parlato: "cè" è la forma velocissima di pronuncia di "cioè").
Esercizio 6
Trovati: 1 mancanza di punteggiatura, 1 errore lessicale che rende incomprensibile il senso della frase. Il concetto di "avere una debolezza" contrasta con quanto il personaggio femminile dice dopo di se stessa.
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